BATTUTA D’ARRESTO PER LA JUNIORES ROSSOBLU’

CAMPIONATO NAZIONALE JUNIORES, GIRONE “I”
XVII^ GIORNATA

RECANATESE – SANGIUSTESE 5-0

RECANATESE: Piangerelli, Manzetti, Lucchetti, Morresi, Accattoli, Pizzuto, Sopranzetti Luca, Tanoni, Latini, Ferreyra, Lombardi. A disposizione: Sopranzetti Ludovico, Mosca, Notti, Panucci, Ulisse, Vallasciani, Monterubbianesi, Pasqualini, Grassi. All. Gianluca Dottori.
SANGIUSTESE: Raccio, Di Rosa, Buaka Lutatala, Guzzini, Girotti, Basconi, Niane, Doci, Messi, Ercoli, Frontini. (Subentrati nel secondo tempo: Scoponi, Tarsilla, Rogani, Arcangeletti e Lazzarini.A disposizione: Apolloni, Nepa, Pianaroli, Mastrillo). All. Adolfo Rossi.
ARBITRO: Sig. Andrea Traini della sezione di San Benedetto del Tronto.
ASSISTENTI: Sigg. Mirko Baldisserri della sezione di Pesaro ed Andrea Aureli della sezione di San Benedetto del Tronto.
RETI: Monterubbianesi (doppietta), Sopranzetti, Lombardi (rig) e Morresi.

Battuta d’arresto per la Juniores Nazionale rossoblù che a Recanati rimedia una manita.
Tutti nella ripresa i gol dei padroni di casa.
La prima frazione si era infatti chiusa sullo 0-0 con la formazione leopardiana che si faceva preferire nella manovra, senza però grandi occasioni da rete su entrambi i fronti.
La Recanatese andava in vantaggio con un tocco sotto a scavalcare Raccio susseguente a corner, mentre il raddoppio avveniva in contropiede con Monterubbianesi che insaccava su assist di Lombardi.
Lo stesso Lombardi siglava il 3-0 dal dischetto, Morresi con un tiro da trenta metri sotto l’incrocio siglava il poker, un contropiede sanciva il definitivo 5-0.
“Una sconfitta meritata – il commento di mister Adolfo Rossi – anche se il passivo è forse un po’ troppo pesante. Nel primo tempo abbiamo contrastato bene la forza dell’avversario, mentre nella ripresa, dopo aver preso il primo gol, il secondo su una disattenzione ci ha tagliato definitivamente le gambe. La squadra è giovane ed ha accusato un po’ il colpo. Complimenti alla Recanatese, ottima squadra. A noi questa partita serva per crescere e fare tesoro degli errori”.