A Matelica, dopo l’ennesimo dei suoi stacchi imperiosi a sovrastare gli avanti biancorossi, a più di una persona seduta in tribuna è venuto in mente il mitico Caressa quando urlava “Cannavaro!” ad ogni anticipo del futuro campione del mondo.

Una prestazione, al di là di ogni simpatico paragone, di grande sostanza per il roccioso difensore originario di Recanati che insieme ai compagni di reparto ha blindato la porta rossoblù per un clean sheet che ha fruttato tre punti.

Domenica a Matelica il gruppo ha dato una grandissima risposta

Dovevamo rispondere come gruppo, come squadra e come uomini alla prova scialba e senza carattere offerta con l’Agnonese. Siamo riusciti a farlo sul piano della prestazione e per bravura è arrivato anche il risultato.

Anche a livello di reparto, una difesa che sembrava accusare qualche colpo, domenica ha invece retto molto bene

Prendere o non prendere gol non dipende solo dalla difesa. La fase difensiva parte dagli attaccanti, arriva ai centrocampisti, poi noi siamo l’ultima linea. Un plauso quindi va fatto a tutta la squadra che ha dimostrato mentalità per difendersi e non subire reti in un campo difficile come Matelica.

Anche a livello personale stai facendo molto bene

Sono contento del buon momento e di riuscire a dare il mio contributo quando chiamato in causa. Spero di continuare a svolgere al meglio il mio compito per il bene della Sangiustese e dei miei compagni.

Domenica si torna a giocare in casa: qual è l’obiettivo per la sfida con il Cattolica?

Domenica dobbiamo confermare quanto di buono fatto a Matelica perché, non facendo una buona prestazione con il Cattolica, faremmo un passo indietro importante e cancelleremmo i nostri progressi. Dobbiamo mantenere alte attenzione e concentrazione, puntando ad un livello di prestazione pari a quello di domenica scorsa.