Il classe 2000 Mattia Palladini piano piano sta crescendo in condizione, minutaggio e prestazioni all’interno della grande famiglia Sangiustese.

Domenica ad Agnone ha avuto una splendida occasione per siglare il suo primo gol in rossoblù, ma purtroppo la sua conclusione non ha avuto fortuna. Appuntamento (speriamo) solo rimandato.

Esterno di centrocampo con propensione offensiva, Palladini, giunto a campionato già iniziato lo scorso settembre nella Senigagliesi’s band, proveniva dal Fiorenzuola, dove era arrivato in estate dopo aver effettuato tutta la trafila del Settore Giovanile per 6 anni con il Pescara.

Mattia, come è andato il tuo ambientamento in rossoblù?

Alla Sangiustese mi trovo veramente bene. I compagni esperti sono stati bravissimi e mi hanno integrato subito in questo bellissimo gruppo. Mi sento bene e cerco di dare il massimo ogni volta che me ne viene data l’occasione.

Come ti trovi con i nuovi compagni e con tuo cugino Alessio (Palladini, classe 1999), anche lui arrivato in estate alla Sangiustese?

Ho un bellissimo rapporto con tutti i compagni, soprattutto con mio cugino con cui ho già giocato insieme quando eravamo piccolissimi alla Sambenedettese. Poi ci siamo lasciati visto che abbiamo intrapreso un diverso percorso di Settore Giovanile. Ci siamo rincontrati adesso, ma sia in campo che fuori siamo sempre andati d’accordissimo dunque mi trovo molto bene sia con lui che con tutti gli altri.

Partita dopo partita stanno crescendo il tuo apporto e la tua condizione: come ti senti e che contributo puoi dare alla causa rossoblù?

Piano piano mi integrerò sempre di più sia nel gruppo che in campo. Penso di poter dare una mano, come tutti i ragazzi giovani che sono dentro lo spogliatoio, per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati e per il quale ci stiamo impegnando. Speriamo bene.

Domenica hai avuto una bella occasione per andare in gol: quella palla grida ancora vendetta..

Cercheremo di fare meglio la prossima volta! (ride)

L’obiettivo stagionale della Sangiustese è la salvezza, che obiettivo e che idolo hai tu?

Precedenza al gruppo perché viene prima del pensare a se stessi: faremo di tutto per rimanere in categoria. Poi, ovviamente, se viene fuori qualcosa di personale mi farebbe molto piacere. Il mio idolo è il fresco Pallone d’Oro Messi, che ne ha collezionati ben sei in carriera: un punto di riferimento importante da cui prendere ispirazione.