Un assoluto protagonista della prima parte di stagione della Sangiustese è Alessio Palladini, centrocampista sambenedettese classe 1999, figlio dell’ex tecnico dei rivieraschi e giocatore professionista Ottavio.
Alessio, sorriso sempre pronto e testa sulle spalle, sinistro naturale, cresciuto nel settore giovanile del Teramo, l’anno scorso aveva assaggiato il girone F della Serie D, iniziando la stagione proprio con il Giulianova che i rossoblù si troveranno di fronte domenica.
Nel mercato invernale era poi passato in Eccellenza al Porto Sant’Elpidio: insieme ai ragazzi di Mengo si era meritatamente guadagnato il pass per ritornare in questa categoria.
Nelle prime giornate ha dato prova di sicurezza e affidabilità: domenica è arrivata la migliore prestazione stagionale, nella quale ha anche sfiorato il gol in acrobazia.

Sempre titolare in questo primo scorcio di stagione e mai sostituito. Segno che la Sangiustese e il mister credono in te. Come ti sei trovato in questi primi mesi in rossoblù?

Sin da subito mi sono trovato molto bene. Già dai primi giorni avevo sentito la fiducia dei compagni, del mister e dell’ambiente. Il gruppo è eccezionale. I ragazzi mi hanno accolto bene dal primo minuto. Tutti mi danno consigli per aiutarmi a crescere e migliorare il prima possibile.

Hai fatto coppia con Perfetti nel centrocampo a due, in queste ultime uscite sei tornato a svariare più sull’esterno. C’è una posizione in cui ti trovi più a tuo agio oppure riesci comunque ad adattarti bene ovunque?

Mi trovo bene in entrambe le posizioni, sia nel centrocampo a due che a tre. Personalmente preferisco giocare mezzala perché è il ruolo che ho sempre ricoperto sin da piccolo.

Condizione in crescendo e domenica vicinissimo al gol con una bella semi-rovesciata. Come si dice in questi casi, l’avevi presa troppo bene per segnare?

Forse si (ride), se l’avessi presa più sporca forse la palla sarebbe andata in un’altra direzione, beffando il portiere.

L’anno scorso avevi iniziato in questo girone poi eri passato al Porto Sant’Elpidio. Ti piace questo campionato e come ti sembra il livello del girone quest’anno?

Il livello mi sembra simile a quello dello scorso anno. Si può vincere e perdere con chiunque, il campionato è equilibratissimo. Davvero un bel girone.

Domenica sei l’ex di giornata. Quanto sarà difficile la sfida del Fadini?

Giocare al Fadini è difficile per qualsiasi squadra. Noi dovremmo cercare di fare la nostra partita, seguendo le indicazioni del mister e provando a fare una buona prestazione.

Ogni settimana dalla panchina voi ragazzi ricevete tante indicazioni dal mister. Qual è invece il consiglio più importante che hai sentito tra le mura di casa da papà Ottavio?

Mio padre mi dice sempre di allenarmi al massimo in ogni occasione, cercando di migliorare ad ogni seduta, lavorando sempre sui difetti. Il mio sogno è diventare un giorno un giocatore professionista.