Riprende ad allenarsi la squadra di Mister Senigagliesi ed è il Direttore Cossu a descrivere il momento in casa Sangiustese.

Direttore, sabato è arrivata un’altra bella vittoria in una gara che in settimana era stata definita difficile per la pericolosità dell’avversario e le insidie al suo interno.

Lei come l’ha vista? E’ d’accordo se parliamo di una bella prova di maturità e gestione del risultato?
Sicuramente la paura c’era, perché quando si incontrano due squadre che a livello di punteggio sono agli opposti della classifica da parte dell’ambiente e dei giocatori ci può essere il pensiero che l’avversario possa avere delle difficoltà e quindi si prende con leggerezza l’impegno. Questo non è avvenuto, anzi la maturità del gruppo si è vista nella gestione della partita. Siamo stati bravi e fortunati. Bravi con il gol di Herrera e fortunati sulla punizione di Pezzotti che comunque era insidiosa e poi è stata deviata. Era la gara che dovevamo fare.

Mercoledì un’altra trasferta da prendere con le molle. Che avversario è il Giulianova? Al Fadini teme maggiormente lo stadio o la forza di una squadra molto solida?

Timore di per se stesso no, anzi quando giocavo io i campi caldi mi entusiasmavano. Credo che per i nostri giocatori sia lo stesso. E’ vero che quel campo può mettere soggezione per gli spalti a ridosso, ma al tempo stesso sono sfide entusiasmanti da vivere. Noi comunque dobbiamo andare a giocarci la partita nel modo in cui abbiamo giocato sino ad ora con le squadre importanti, come lo è il Giulianova che sicuramente vorrà far bene davanti al proprio pubblico. Non dobbiamo farci coinvolgere dal clima. Dobbiamo portare il nostro gioco e la nostra serenità, forti del bel bottino di punti che abbiamo messo in cantiere per evitare la retrocessione diretta. Via via per ogni partita vedremo poi dove possiamo arrivare.

Un altro tour de force con il secondo turno infrasettimanale prima dell’impegno casalingo con l’Avezzano. Come si affrontano questi ritmi e cosa si teme invece in particolare dell’avversario di domenica?

L’Avezzano non lo scopriamo noi, è una squadra che sta facendo pochi punti, ma che all’inizio è stata costruita per recitare un ruolo da protagonista in questo campionato. Poi l’inserimento del Cesena e di altre realtà blasonate nel nostro girone ha fatto sì che aumentasse il numero delle pretendenti alla vittoria finale. Una partenza del genere può capitare, ma i giocatori ci sono tutti e, al di là di quello che succede all’interno della Società, le qualità sono quelle di una realtà importante. Sicuramente sarà un’altra partita difficilissima. Le tre gare vanno affrontate passo passo. Noi adesso dobbiamo cavalcare le ali dell’entusiasmo grazie ai risultati che stiamo ottenendo, cercare di ottenere il più possibile e andar avanti sereni e tranquilli per questa strada.

Al termine di questo mini ciclo si potrà fare un primo bilancio stagionale?

Sì, ma noi un bilancio lo stiamo già facendo perché conquistare 17 punti su 21 disponibili da parte di una squadra che deve lottare per rimanere in questa categoria è un bilancio già positivo. Credo che dopo la gara con il Matelica magari potremo specchiarci un po’ di più e chiederci qualcosa di diverso. Questo anche perché sappiamo già che il girone di ritorno sarà ancora più difficile, visto che tutte le Società metteranno sicuramente mano al portafoglio e cercheranno di migliorarsi o ricostruirsi per poter far bene e centrare i propri obiettivi.