INTERVISTA AL DIRETTORE GENERALE ALESSANDRO COSSU

VILLA SAN FILIPPO – E’ tornata al lavoro questo pomeriggio la Sangiustese, che, archiviato il successo con la Vastese di mercoledì, ha già la testa proiettata alla difficile trasferta di Pineto che la attende domenica.
A prendere la parola e tracciare il quadro in casa rossoblù è, come ogni venerdì, il DG Alessandro Cossu.

Direttore, 9 punti in 3 gare è un bottino sopra le aspettative o lei, da buon ottimista, ci sperava e se lo aspettava?

La speranza c’è sempre, ma il percorso di queste tre partite era inimmaginabile. Noi dobbiamo pensare solo a noi stessi, senza fare voli pindarici o ascoltare le voci esterne che ora ci riempiono di complimenti. In questo momento siamo messi bene perché abbiamo 8 punti di vantaggio sulla zona play-out: mantenere per tutto l’anno questa distanza sarà la nostra vittoria. Comunque, passo per passo, domenica dopo domenica, scopriamo insieme cosa possiamo fare.

In precampionato pochissimi gol, ora 10 in tre partite. Che cosa è scattato?

Non è scattato nulla. Il pre-campionato è fatto proprio per mettere a punto tutti i meccanismi. Tutti parlano dei 10 gol fatti, io parlerei piuttosto dei 4 subiti in due partite. Per una squadra che non deve retrocedere subire poche reti è una cosa importante. Mercoledì la vittoria più grande è stata proprio non subirne nessuna.

Pineto e Cesena prossimi avversari: livello di difficoltà?

Altissimo, come lo era quello delle sfide precedenti. I nostri ragazzi però sono uomini veri, capaci di stupire ogni domenica. Vedremo alla fine cosa riusciranno a mettere in campo anche a Pineto. L’obiettivo sarà mantenere gli 8 punti di vantaggio dalla zona play-out.

Che tipo di avversario è il Pineto?
Una squadra già stratosferica quando l’abbiamo incontrata un mese fa per la Coppa Italia. Ora sarà ancor più rodata. Una rosa importante, con tanti giocatori fortissimi in panchina che giocherebbero titolari facendo la differenza in molte squadre del girone. Ci giocheremo la partita alla pari e poi sarà come sempre il campo ad emettere il suo verdetto.