RIPRESA ALLENAMENTI CON MISTER SENIGAGLIESI

Dimenticare in fretta il brutto stop interno con l’Agnonese.
Il calendario chiama subito la Sangiustese ad un pronto riscatto in casa del sempre temibile Matelica già da domenica prossima.
Alla ripresa degli allenamenti è mister Stefano Senigagliesi ad analizzare la situazione in casa rossoblù.

Mister, è sempre difficile mettere il coltello nella piaga. Che cosa possiamo salvare della prestazione di domenica scorsa e dove invece c’è ancora tanto da migliorare?

Partiamo dal coltello. Fondamentalmente la piaga non esiste, quindi si va mettere dove non c’è. Seconda cosa, da salvare ci sono comunque i ragazzi, perché io attraverso di loro sono stato super valutato, più di quello che merito, per quanto sono bravi. È troppo facile cavalcare l’onda e salire sul carro dei vincitori quando le cose vanno bene . Lo ripeto per l’ennesima volta: la Sangiustese non è più quella dell’anno scorso. Se potessi tornare indietro non rifarei mai i playoff per non accentrare su di noi delle attenzioni che non erano nostre. Quest’anno noi ci dobbiamo salvare, passare attraverso questo periodo e queste difficoltà è normale. Immagino che non si veda l’ora di dissacrare tutto quello che è stato fatto, compreso il sottoscritto, ma in realtà deluderemo chi spera di vederci piangere. Noi sorridiamo, perché l’unico modo per tentare di riprendersi è questo. Sorridere, impegnarsi e dare tutto quello che si può. Non possiamo controllare i risultati, la forza degli avversari, gli episodi o l’eventuale giornata storta che ci può stare nel cammino. L’unico modo è ritrovare immediatamente la serenità, la voglia di fare le cose e ricordarci che probabilmente abbiamo dei coltelli puntati, ma la piaga ancora non c’è.

Come si prepara una gara difficile come quella di domenica prossima?

Secondo me è facilissima perché i miei ragazzi li conosco troppo bene. Sono seri e intelligenti, quindi hanno subito una grande voglia di rivalsa. L’importanza della partita e quella dell’avversario danno i giusti stimoli, quindi c’è poco da preparare. Sicuramente questo non basterà e non sarà sufficiente per essere sicuri che usciremo da Matelica con qualcosa di concreto, ma sono sicuro che saremo predisposti ad impegnarci per fare il massimo.

La Sangiustese è una squadra con tanti giovani. In questo primo scorcio di stagione ne ha ruotati tanti. Che margini di miglioramento hanno?

I margini di miglioramento li hanno anche i giocatori di 35 anni, immaginate quanti ne possano avere dei giovani interessanti come i nostri. In questo momento poi sono delle spugne, sono interessati e partecipativi. Forse la nota più lieta nella debacle di domenica, che ci ha ferito molto, è sicuramente la prestazione di due ragazzi, un 2002 e un 2001, Basconi e Doci, che hanno fatto vedere di possedere ormai una conoscenza e delle capacità che possono essere utili per il nostro campionato.