ALLENAMENTO CONGIUNTO: ANCONITANA – SANGIUSTESE 1-1

ALLENAMENTO CONGIUNTO

ANCONITANA – SANGIUSTESE 1-1

ANCONITANA (4-2-3-1): Montuoso, Pierdomenico, Micucci, Bruna, Mercurio, Costantino (40’ st Terranova), Giambuzzi (36’ Marzioni), Mansour (22’ st Zagaglia), Ambrosini, Borghetti (16’ st Trombetta), Zaldua (31’ st Baciu). A disposizione: Buontempi, Rauber. Allenatore: Davide Ciampelli.
SANGIUSTESE (4-2-3-1): Chiodini (14’ st Piergiacomi),Zannini (14’ st Gyabaa), Orazzo (14’ st Chiussi), Perfetti (26’ st Niane), Mengoni (1’ st Doci), Scognamiglio (14’ st Guzzini), Boschetti (14’ st Romano), Palladini (14’ st Cerbone), Mingiano (14’ st Odishelizde), Proesmans (38’ pt Ercoli), Soprano (14’ st Manari). A disposizione: Apolloni. Allenatore: Stefano Senigagliesi.
RETI: 7’ st Zaldua, 30’ st Manari (rig)

ANCONA – Una rete di Zaldua (rasoiata all’inizio della ripresa) ed un penalty realizzato da Manari a 15’ dal termine fissano in parità l’allenamento congiunto tra Anconitana e Sangiustese al Del Dorico.
I biancorossi di mister Ciampelli, già in buona forma, strappano gli applausi dei numerosi presenti arrivando più volte alla conclusione, ma trovando sempre a sbarrare la via del gol un Chiodini attento e reattivo.
Rimaneggiata invece la Sangiustese, con gli acciaccati Pomiro, Raccio, Pezzotti, Patrizi, Carrano e Santagata tenuti precauzionalmente a riposo, con tutti gli altri elementi della rosa desiderosi di mettersi in mostra e non far rimpiangere le assenze, nonostante il caldo afoso ed i ritmi giocoforza non elevatissimi.
È Palladini il più reattivo dei rossoblù: il numero 8 dei calzaturieri prova più volte a impensierire Montuoso, esaltandone in più circostanze i riflessi (bellissima la scoccata dalla sinistra al 32’ pt), mentre il tap-in di Mingiano dopo il colpo di testa di Proesmans imbeccato dal solito millimetrico lancio di Scognamiglio viene annullato per offside ed il brio di Soprano lascia intravedere buoni segnali.
Qualche trama degna di nota e tante indicazioni utili nel corso dei 90’, con una squadra, com’è ovvio, ancora in cerca delle migliori forma e brillantezza.