Antivigilia del match che domenica, presso il “Nuovo Romagnoli” di Campobasso, vedrà opposti i padroni di casa alla Sangiustese.
Appuntamento importante e sfida tutta in rossoblù per la prima giornata di ritorno del girone F della Serie D.
Grande concentrazione in casa dei marchigiani, decisi a riscattare subito il passo falso occorso a Jesi e a tornare subito alla caccia dei punti necessari alla matematica salvezza.
A farsi portavoce del club è il Direttore Generale Alessandro Cossu.

Si riparte. Che squadra sarà il Campobasso?

Una squadra che non conosciamo: da quando abbiamo giocato all’andata sono cambiati, se non sbaglio, 12/13 giocatori. Già prima aveva un buon organico e ci siamo chiesti come potesse trovarsi in quella posizione a metà campionato. Credo comunque che adesso abbia sistemato le cose migliorando ulteriormente: quello che ripartirà dopo la sosta sarà un Campobasso diverso. In generale comunque, tutti gli incontri dopo la pausa natalizia sono da tripla: non si sa mai chi ha già riattaccato la spina. Poi nel prosieguo i valori si riequilibrano.

Che girone sarà quello di ritorno?

Una sorpresa. Molte squadre si sono rinforzate e assestate, qualcuna aveva già puntellato alcuni reparti entro la finestra di mercato del 15 dicembre, ma il lavoro maggiore è stato fatto durante questa brevissima sosta per il Natale e il Capodanno. Troveremo delle squadre collaudate e con i nuovi acquisti a regime. Sarà un nuovo campionato. Noi non dobbiamo assolutamente compiere l’errore di cullarci sugli allori sapendo di essere terzi in classifica, altrimenti rischiamo addirittura di non salvarci.

Gennaio sarà subito un mese tosto con 4 incontri in 14 giorni. Qual è lo spirito dei ragazzi?

Le prestazioni migliori le abbiamo fatte proprio nel primo periodo. Probabilmente eravamo non solo più brillanti fisicamente, ma anche mentalmente eravamo pienamente concentrati sulle difficili sfide che ci aspettavano, ragion per cui le approcciavamo al massimo. In molte occasioni in cui invece abbiamo giocato contro squadre che stavano incontrando qualche problema, probabilmente ci siamo un po’ adagiati, facendo buone prestazioni che però magari duravano solo un tempo o andandoci a calare in una parte che non era la nostra. Sono convinto che i ragazzi sanno benissimo che ripartire bene vorrà dire tanto, perché ci porterà ad ottenere matematicamente quella salvezza che è l’obiettivo che ci siamo prefissati alla partenza quest’anno.