IL PUNTO SETTIMANALE SULLA JUNIORES NAZIONALE CON MISTER ZAZZETTA E IL COLLABORATORE TECNICO MARCHIONNI

Inizio 2020 in salita per la Juniores Nazionale rossoblù, che nelle scorse settimane è caduta prima sotto i colpi del Trestina e poi, appena sette giorni fa, si è dovuta arrendere nel derby al Porto Sant’Elpidio.
Sabato, al Comunale di Civitanova Alta, arriverà la capolista del girone F Cannara. Il fischio d’inizio del match è stato anticipato alle 14,30.
“Se il 2019 si era chiuso – ha iniziato il collaboratore tecnico ed esperto di mental coaching Andrea Marchionni – con alcune certezze, dovute soprattutto all’aiuto di qualche singolo più esperto e determinato, in questo primo mese del 2020 è iniziato un lavoro per molti versi nuovo. Alcuni ragazzi sono andati a fare altre esperienze, mentre sono arrivati quattro innesti, un portiere, un difensore e due centrocampisti. Si è dunque cercato di modellare allenamenti e partite tenendo conto dei cambiamenti. Il primo obiettivo è stato creare una base comune di princìpi, idee di gioco e soluzioni condivise. Questo processo presuppone tentativi e tempi. Parallelamente alle dinamiche di gruppo, stiamo lavorando anche su quelle dei singoli, per valorizzare le doti di leadership o sacrificio, piuttosto che di fantasia o fermezza di ciascuno. Queste ultime cominciano a delinearsi più nettamente: ciò è dovuto anche all’età dei ragazzi, che stanno attraversando la fase adolescenziale, periodo in cui si tende ad emergere a discapito dell’omologazione. Spesso nascono sani contrasti tra staff e ragazzi proprio per questa questione. Il confronto e la sintesi che rincorriamo ci porterà secondo il mio parere ad una solida crescita sportiva ed umana”.
Concentrato mister Zazzetta: “A tutti piacerebbe vedere la propria squadra vincere in ogni campo, ma probabilmente c’è un perché nel fatto che non ci siano promozioni e retrocessioni dalla Juniores. Forse perché essa deve essere un luogo in cui si programma e si maturano qualità (che devono essere intrinseche nel ragazzo) da allenare e non il vezzo di una Società che si specchia nel risultato settimanale. Oltre a questo concetto c’è appunto la natura. Qualità come apprendimento e prepotenza fisica sono difficilmente allenabili senza delle attitudini precise: in effetti è proprio questa la discriminante che hanno le grandi società quando scelgono i ragazzi per le loro rose”.