Domenica prossima la Sangiustese, dopo il pareggio di Notaresco e due vittorie di fila in casa con Francavilla e Santarcangelo, sarà chiamata all’importante sfida esterna con il Forlì per confermare l’ottimo cammino ed il ritrovato piazzamento play-off.

A descrivere la situazione in casa rossoblù, facendo il punto con le consuete calma e professionalità anche su alcune dichiarazioni poco piacevoli lette nei giorni scorsi, è l’esperto DG Alessandro Cossu.

Seconda vittoria di fila e zona playoff riagguantata: ci sperava di essere lì?

Sì e adesso ci aspettano altre due importantissime sfide per sapere se saremo nei play-off o meno. La speranza c’era così come la convinzione: venerdì scorso avevo detto che la squadra stava bene ed anche se contro il Santarcangelo è stata durissima, siamo riusciti con merito ad avere la meglio. Questa settimana a Forlì troveremo una squadra agguerrita che si sta giocando la salvezza. Ormai sfide semplici non ce ne sono più.

Il match di Forlì diventa uno spartiacque decisivo.

Sicuramente, come lo sarà quello con la Recanatese: quella sarà una gara che livello mentale si preparerà da sola. Questa settimana invece dovremo metterci l’atteggiamento giusto, però vedo i ragazzi molto convinti e questo mi fa piacere. Non so quale sarà il verdetto del campo domenica, ma secondo me è stata presa la strada giusta. Altre volte sono stato più pensieroso, mentre ora vedo i ragazzi davvero sicuri di quel che vogliono. Quello che sarà sarà, ma di certo era questo ciò che io volevo. Un finale di stagione così, per poterci godere sino all’ultima giornata delle partite vere.

A quante squadre è ristretta la lotta per l’accesso ai playoff?

Dopo le partite di domenica prossima avremo un quadro più preciso, ma secondo me saranno sempre le stesse. Sino al Francavilla e al Notaresco siamo tutti lì, divisi da pochi punti. Da una giornata all’altra ci si può trovare in una situazione diversa. Non pensavo, visto il turno di domenica scorsa, che saremmo riusciti a rientrare in corsa anche noi, pensavo che la domenica in cui avremmo potuto farcela potesse essere questa, invece per una volta siamo stati anche un pizzico fortunati per i risultati degli altri.

Ci sono state delle dichiarazioni in settimana del giocatore Herrera che parlava della sua partenza a dicembre motivandola “con problemi di natura economica”.

Herrera è un giocatore molto importante, fino a dicembre lo abbiamo gestito bene. Poi, insieme alla Società ed in accordo anche con il giocatore, avevamo deciso di non dire la verità sul perché ne avessimo fatto a meno. Lui ha parlato di problemi societari ed economici. In realtà da noi non ci sono né problemi societari, visto che andiamo tutti d’accordo, né tanto meno economici, visto che non ci siamo affatto tirati indietro dopo la sua partenza. Al posto suo, facendo a meno anche di altri giocatori che sono andati ad avere più spazio altrove, è stato preso un certo Cerone. Probabilmente il suo agente o la Società dove si trova l’hanno consigliato male, perché poteva usare parole diverse. I problemi li ha lui, fisici ed anche fuori dal campo. Per questo abbiamo preso la decisione di non proseguire il rapporto. Noi i problemi non li avevamo e non li abbiamo. Speriamo che lui abbia risolto i suoi.