Seconda lunga trasferta consecutiva dopo la buona prestazione a Fiuggi per la Sangiustese e, come ogni venerdì, è il DG Cossu a fornire il quadro della situazione in casa rossoblù.
Un quadro a maggior ragione completo nella settimana che precede l’apertura del mercato, spesso destinato a cambiare gli scenari presenti e futuri del campionato in corso.

Come sarà affrontata la matricola Vastogirardi?

Di matricola in realtà il Vastogirardi ha ben poco. Per un anno e mezzo non ha mai perso ed ha in rosa dei giocatori di valore, che magari conosciamo meno perché provenienti dai gironi del Sud. Sarà una gara tosta, ma noi stiamo bene ed andremo ad affrontarla come tutte le partite dell’ultimo periodo. I nostri risultati sono tutti figli di prestazioni importanti. Ci manca qualcosa in termini di punti perché, per incrementare il bottino numerico, i pareggi debbono essere alternati da qualche vittoria.

La Sangiustese in effetti è in striscia positiva da sette turni, ma la posizione di classifica è ancora pericolosa.

Il nostro campionato è e sarà questo, difficile, sempre sul limitare della zona play-out. Noi di questa situazione eravamo coscienti sin dall’inizio e infatti siamo gli unici a non esserne meravigliati. A dire il vero, credevo anzi che avremmo avuto ancora maggiori difficoltà, avendo cambiato tanto soprattutto a livello di giovani e puntando su quello del territorio. Siamo comunque contenti di quello che stiamo facendo, consapevoli che sarà dura fino alla fine. Quest’anno giocheremo per mantenere la categoria senza passare dai play-out sino all’ultima giornata. Poi saremo bravissimi se dovessimo riuscire ad anticipare il traguardo di una giornata.

Mister Senigagliesi ha già detto di non amare particolarmente il mercato, ma inevitabilmente la prossima settimana inizieranno i primi movimenti. È previsto qualcosa?

Il mister è un uomo di campo, quindi è anche troppo buono. In realtà secondo me da settembre ad oggi il mercato non è mai finito. Ci sono squadre che devono assestarsi ed altre che vogliono fare campionati di vertice che infastidiscono da settembre a dicembre i giocatori delle altre realtà per poter arrivare alla fine a prenderli. Ciò comporta che in alcune partite si debba fare a meno di determinati giocatori che giocoforza hanno la mente altrove. Un atteggiamento scorretto sia in Serie D che in seconda categoria, però le cose stanno così e dobbiamo fare di necessità virtù. La prossima settimana il mercato inizierà ufficialmente e vedremo sia di cosa dovremo fare a meno, sia di come, eventualmente, risolvere questa criticità.

A livello di girone prevede grandi stravolgimenti?

Credo di sì, come tutti gli anni. Io comunque sono uno dei sostenitori del fatto che la continuità porti sempre più punti degli stravolgimenti. Ovviamente il discorso non vale per chi fino ad ora ha fatto pochissimi punti, perché in quel caso è normale che qualcosa si debba stravolgere. Invece, in altri casi, si spende e si cambia senza riuscire ad ottenere risultati. Per quanto riguarda le squadre di testa, sono convinto che qualcuno farà degli assestamenti mirati mentre altri cambieranno molto in rosa per avere alla fine sempre il punto interrogativo di aver fatto bene o male. Se sono le squadre di testa vuol dire che già sono lì, quindi ovviamente devono valutare bene dove, cosa e quanto toccare.