Antivigilia del match di Jesi ed a parlare in casa Sangiustese è il grande ex di giornata, il DG Alessandro Cossu.

Gara ovviamente speciale per lei. Cuore diviso a metà o per 90 minuti si pensa solo alla Sangiustese?

Per 90’ minuti si pensa solo alla Sangiustese, anche se al termine della partita, a meno che ci sia un risultato di parità che accontenterebbe tutti e due, mi dispiacerà sia per un risultato che per un altro. Ovviamente noi andiamo a Jesi per fare la partita. La salvezza si avvicina e dobbiamo fare più punti possibili per provare a mirare ad altri obiettivi.

Momento più bello dell’esperienza con la squadra leoncella?

Sono tanti, nell’ultimo campionato vinto sul campo io ero Direttore Generale. Nel passato ci sono anche una Coppa Italia vinta e cinque finali playoff. Sono state più le soddisfazioni che non le annate negative. Anche quando ci siamo salvati l’obiettivo era quello. Indimenticabile anche la stagione in cui, prendendo tanti ragazzi dalle società dilettantistiche limitrofe a corredo di una ossatura di giocatori esperti, siamo arrivati sesti. Jesi è una piazza importantissima, poi ci sono state varie vicissitudini societarie e momenti poco felici. Comunque la sento sempre come casa mia, lì ho iniziato a fare il calcio vero. La curva jesina dà sempre il cuore e mi dispiace un po’ che negli ultimi tempi gli esigenti tifosi stiano un po’ calando, ma di calcio ne sanno davvero tanto.

Cosa ne pensa di questa prima parte di stagione?

E’ andata oltre le aspettative, anche se sin da subito avevamo capito di avere dei giocatori importanti e dai grandissimi valori umani. I risultati vengono più da quello che dalle caratteristiche tecniche. In più abbiamo anche un allenatore che in campo li fa divertire, altrimenti la domenica non si potrebbe giocare come stanno facendo.

Primo bilancio stagionale anche dal punto di vista organizzativo: da inizio stagione ad oggi, quante differenze trova nell’organizzazione societaria della Sangiustese? Cosa si potrebbe ulteriormente migliorare?

Tante cose si potrebbero ancora migliorare. Io vorrei che si corresse tanto, ma a volte dimentico che sono qui da quattro mesi ed è normale che per alcune cose ci voglia più tempo. Stiamo mettendo comunque dei tasselli importanti, come la figura di Emanuele Trisciani che, dopo aver lavorato tantissimo con noi durante la campagna associativa, dalla settimana scorsa è stato investito della carica di Responsabile Eventi e Iniziative e ci sta dando una grandissima mano, per cui lo ringrazio. Ci stiamo contornando di persone valide e importanti che, ognuno nel proprio ruolo, stanno dando il cuore per continuare a crescere.